Il servizio

Il CAV: un servizio alla maternità difficile in difesa della Vita nascente

Il CAV è presente sull’ospedale S. Pio di benevento per un solo scopo: stare accanto alla donna tentata di rifiutare il figlio per dirle che la Vita è sacra sempre. e che i suoi problemi si possono risolvere anche con nostro aiuto. E per affermare, con Madre Teresa di Calcutta, che nella nostra Città  “nessuna donna deve sentirsi costretta ad abortire”.

Scarica il depliant consegnato alla mamma in ospedale
Il servizio del Centro di Aiuto alla Vita si svolge principalmente presso l'ospedale S. Pio di Benevento ove una volontaria presente, in base all'attività abortiva dell'ospedale, ogni martedì dalle 7,30 alle 9 circa, tiene i colloqui con le donne che chiedono l'aborto legale. 

In questo momento le mamme, dopo aver creato un clima di confidenza e di amicizia, sono invitate a ripensarci. Anche se rifiutano il colloquio, esse ricevono almeno un depliant informativo dove viene mostrata, attraverso foto e filmati, l'identità del nascituro, spiegata la realtà dell'aborto e le sue conseguenze sulla salute psicofisica della donna, e proposti aiuti quali alternative all'aborto... 

La mamma che ci ripensa (e sono diverse centinaia quelle che lo hanno fatto) riceve mensilmente aiuti per il bambini nella nuova sede nei pressi della "Spina Verde" con uno sportello aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10,00 alle 12,00. Qui una volontaria mantiene i contatti con le mamme, si tiene informata circa la loro situazione e dando loro gli aiuti promessi. 

Normalmente gli aiuti (pannolini, latte, vestiario, carrozzine, visite ginecologiche, esami clinici e medicinali, giocattoli,...) vengono offerti mensilmente fino a due anni di età del bambino e sono commisurati allo stato di bisogno della mamma. (per maggiori dettagli vai alla pagina)

Il CAV, inoltre, offre per mezzo di volontarie specialiste, servizi di consulenza per l'insegnamento del metodo Billings e assistenza per le pratiche fiscali (bonus bebé e altro) e legali. Questo servizio viene offerto su appuntamento.

Questo lavoro di colloqui e assistenza svolto dal 1992, ha consentito a circa 600 mamme inizialmente decise ad abortire, a cambiare idea e di salvare altrettanti bambini.

Altre mamme che in un primo momento sembrano determinate nella loro scelta, un po' perché sono ancora invìcerte, un po' per la parola di incoraggiamento ricevuta delle volontarie, rinunciano all'aborto ma senza che il CAV ne sappia nulla. Circa il 10% (dati forniti dell'ospedale) delle donne vi rinuncia dopo aver prenotato. Alcune si fanno vive successivamente, anche mesi dopo, col figlio in braccio per ringraziarci per la parola amica ricevuta in un momento critico e per averle aiutate ad accogliere quel bimbo.

Circa 600 Vite salvate, dunque, che si aggiungono a quelle – solo Dio sa quante - che hanno rinunciato o rifiutato l’aborto grazie al lavoro di sensibilizzazione svolto a livello diocesano in oltre 30 anni (con stampe e diffusione di maxi poster, di migliaia di manifesti e depliant, manifestazioni nelle scuole e in diocesi - come conferenze, musical, marce per la Vita, stand - nei corsi di preparazione al matrimonio, momenti formativi, ecc).

La mole di questa attività culturale emerge visitando le pagine che seguono.

Certo, magari, come in molte cose della vita, non sarà tutto facile per una mamma, ma sarà sicuramente è meno difficile per lei affrontare le sue difficoltà sapendo di poter contare su persone che le saranno vicine. E offrire questa certezza, significa spesso allontanare ogni paura ed evitare la ferita dell’aborto.

Ma c’è un’altra, e più numerosa, galassia di mamme che cerca un aiuto nel CAV. Sono quelle, al momento una settantina ogni anno, che hanno già superato i condizionamenti che le avrebbero indotte all’aborto e che mai le vedresti nei pressi del reparto IVG. Si rivolgono al CAV per un aiuto concreto a crescere il loro figlio.

Sono storie di maternità difficili. C’è la mamma povera che viene accompagnata al CAV da medici o da assistenti sociali dell’ospedale o dei Consultori. O quella in attesa del quinto figlio che non ha un reddito stabile o ha perso il lavoro. O la ragazza madre che di fronte al partner che la costringe ad abortire lei rifiuta, ma paga il prezzo con l’abbandono e la solitudine. E tantissime altre ancora.

Insomma, circa 2 mila mamme ringraziano il Centro per la vicinanza di amore offerta loro in questi lunghi anni.

 

I frutti più belli del lavoro dei volontari del CAV. Mai una mamma ci ha rimproverati per averli fatti nascere.

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