Chi siamo

Chi siamo

LA STORIA DEL CAV di Benevento
- Dopo la sconfitta referendaria che puntava ad abrogare la legge 194, il mondo pro-life beneventano non si è arreso. 
Nasce così il Centro di Aiuto alla Vita che si costituisce il 13 ottobre 1981 presso il notaio Giovanni Barricelli. Ha sede in piazza Orsini;
- Il 1986 apre il servizio alla gestante e alla maternità presso la canonica della SS Addolorata in Benevento;
- Il maggio 1992 ottiene una convenzione con l’allora USL e inizia il servizio con due presidi presso la sede dell'ospedale “G. Rummo in Benevento” struttura sanitaria abilitata ad eseguire gli aborti secondo la 194: uno "sportello" per offrire gli aiuti alle mamme e accogliere i nuovi casi, e un presidio nel reparto IVG per incontrare, a scopo dissuasivo, le mamme che chiedono l'aborto.
- Nel 1997 al dott. Pietrantonio Ricci subentra l’ing Carlo Principe alla presidenza del CAV tuttora in carica;
- Nel 2000 il direttivo modifica lo statuto e il CAV diventa ONLUS
- Nel 2015 il CAV rinnova la convenzione col "Rummo" ottenendo l’uso di un desk informativo presso il reparto IVG dove le volontarie incontrano le donne che chiedono l'aborto legale.
. Nel 2017 il servizio per assistere gestanti e maternità difficile viene spostato presso la "spina verde" del Rione Libertà. (vedi la pag il CAV adotta la spina verde).
. Nel 2018 il CAV attiva presso l'ospedale, gabbiotto accanto al BAR, un servizio di consulenza fiscale. Lì si svolgono ancora i colloqui con le gestanti incontrate presso il reparto IVG e quelli per l'insegnamento del metodo Billings.
- Nel 2019 il gabbiotto serve all'ospedale e viene restituito. I servizi di consulenza continuano su appuntamento. I colloqui con le gestanti continuano presso il desk ubicato nei pressi del reparto IVG. 

 

Mission del CAV
Dallo statuto

Dallo statuto del CAV di Benevento

2. Il CAV promuove e diffonde una cultura della vita che riconosca il valore della persona umana dal concepimento alla morte naturale. Rivolge la sua attenzione alle gestanti e mamme in difficoltà e ai loro bambini. Il CAV persegue tale missione operando in conformità con la visione cristiana e l’insegnamento della Chiesa Cattolica.

Art. 7 – Modalità operative del CAV

Il CAV svolge il suo servizio attraverso un presidio di volontari adeguatamente preparati presso il reparto IVG dell’Ospedale G. Rummo - con cui è convenzionato in conformità all’ art. 2 della Legge 194 - attraverso colloqui con le gestanti che hanno difficoltà ad accogliere la vita e intenzionate ad abortire. Durante questi incontri viene annunciata la meraviglia della vita umana fornendo, nel contempo, alla donna informazioni sulla realtà dell’aborto e le conseguenze sulla sua salute fisica (rischi di emorragie e infertilità) e psichica (sindromi post abortive quali depressioni e sensi di colpa).

Art. 8 – Forme di sostegno della mamma

Il CAV si impegna a sostenere e ed accompagnare, per tutto il tempo della gravidanza e nei primi anni di vita del bambino, quelle mamme – coniugate o nubili - che hanno che hanno accolto la vita che portano nel grembo pur in situazioni di difficoltà economica e di solitudine.

Il sostengo può essere:

1. di tipo economico, con l’offerta di un Progetto Gemma, ovvero una rata di 160 € per 18 mesi per aiutare la donna a crescere suo figlio;

2. in natura, con un aiuto a base di latte e pannolini, corredini, culle e passeggini;

3. di tipo sanitario, con l’offerta di visite mediche gratuite o di consulenze specialistiche presso il Policlinico Gemelli di Roma (Telefono Rosso) nel caso in cui la donna teme per la salute del feto a seguito di assunzione di farmaci o di test radiologici;

4. di tipo psicologico;


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